differenza tra realtà e immaginazione

La differenza tra immaginazione e realtà

La differenza tra immaginazione e realtà

differenza tra realtà e immaginazione
La differenza tra immaginazione e realtà. Voi come la definireste? E’ il periodo dove tanti di noi fanno bilanci. Ci si chiede se abbiamo fatto le cose giuste, dove abbiamo sbagliato! Ma soprattutto ci si ferma a pensare se ciò che ci eravamo immaginati a inizio anno, si è realizzato. La vita ci ha dato la facoltà di immaginare e far si che quando lo vogliamo, possiamo chiuderci in un mondo magico. Un mondo fatto di relazioni che non abbiamo ma che nel nostro inconscio desideriamo. Un mondo di successi non ancora ottenuti. In qualche modo proviamo a ingannare la nostra mente. “Perché allora fantasticare positivamente sul futuro non ci aiuta a smettere di fumare, a raggiungere la forma fisica migliore, ad accrescere le nostre relazioni”? – Così scrive Gabriele Oettingen nel suo libro “Io non penso positivo“. Di vero in questa frase c’è tutto. Infatti quando fantastichiamo positivamente su qualcosa, nel nostro corpo cresce la motivazione. Questo perché il nostro corpo si rilassa, ma allo stesso tempo conduce noi stessi più lontani dall’agire, riducendo in noi l’energia necessaria. Come si è intuito dai miei articoli, i temi toccano sempre l’ambito professionale. Ciò però, viene fatto stando sempre attenti a risvolti personali e privati. Infatti, almeno dal mio punto di vista, di quanto descritto potete farne buon uso in entrambi gli ambiti.

Perché immaginiamo ma la realtà spesso è differente?

Se la differenza tra immaginazione e realtà è ampia o impercettibile, dipende più che altro da noi. Tante persone nate in contesti difficili hanno realizzato i loro desideri e viceversa. Ma allora perché spesso, quando abbiamo tante possibilità non siamo mai contenti? Immaginiamo e fantastichiamo cose diverse e poi ci lamentiamo. A volte questi loop hanno delle conseguenze spesso fatali, con pesanti ripercussioni a livello psicologico. Ciò accade perché chiudiamo noi stessi in una sfera distaccata dalla realtà e dalle nostre possibilità. Immaginare è bello, vivere i sogni anche. Cerchiamo continuamente scariche emozionali positive e le troviamo spesso nella nostra immaginazione. A volte siamo talmente immersi che chiudiamo gli occhi, quasi a voler staccare la nostra anima dal resto. Sentiamo l’energia che scorre nel nostro corpo, facciamo si con la testa. Apriamo gli occhi poi e siamo esattamente dove siamo e non dove ci eravamo immaginati. Quanto appena descritto è pericoloso. Ogni tanto va bene farlo per ricordarci che la nostra facoltà di immaginare aiuta anche nella realizzazione dei desideri. Se abusiamo di questa facoltà il gioco potrebbe diventare pericoloso. La motivazione è difficile da mantenere e di sicuro non aiuta a tenerla su immaginare, e poi ancora immaginare. Gli ormoni positivi che si sviluppano quando sviluppiamo pensieri positivi tendono a dissolversi non appena l’effetto pensiero svanisce. Per questo, come per le droghe, abbiamo bisogno di una costante dose di pensiero positivo per stare meglio, senza di fatto muovere poi un dito. Qual è l’effetto più evidente di questo sistema? la frase che dice “vorrei che la mia vita fosse diversa“. Tanti di voi probabilmente, in una forma simile si sono detti queste parole.

Perché la realtà può aiutare l’immaginazione?

Premetto che quanto scrivo è frutto di letture, testi, articoli e un pò di vita personale. Non ci sono teorie aleatorie o strani concetti. Siamo spesso noi a determinare come vanno le cose. Su questo penso che tutti noi siamo d’accordo e tutto anche con un pizzico di immaginazione. La realtà spesso si manifesta perchè noi l’abbiamo immaginata ed è la realtà stessa che spesso ci porta a immaginare. Nella vita personale e professionale immaginare non è un reato. Questo processo ha però bisogno di azioni concrete e quindi presa di consapevolezza come scrissi un pò di tempo fa in uno dei miei articoli che potete trovare nel blog. La consapevolezza però non basta, a questa devono seguire delle azioni. Pensateci bene, quando dovete arrivare a una meta, quando dovete portare a termine un compito cosa fate? Di certo non vi fermate a immaginare e basta. Dovete tradurre l’aspettativa vostra o altrui in azioni concrete per creare la realtà (una realtà diversa che abbia dei risvolti utili e positivi per voi stessi nel LUNGO PERIODO). Come in macro economia si facevano le sequenze per determinare i risultati di un processo qui potremo fare altrimenti: Fantasticare positivamente – diminuzione della determinazione – diminuzione della motivazione – minore efficacia e quindi diminuzione delle nostre prestazioni perché non facciamo azioni. Diversamente se in questo processo inseriamo dentro “la realtà” spingiamo noi stessi a determinare quali siano i possibili ostacoli sul nostro cammino. Allora la nostra sequenza potrebbe diventare: Fantasticare positivamente – analisi della realtà – valutazione delle opzioni – aumento della motivazione – aumento della determinazione – maggiore efficacia delle nostre azioni – creazione di una realtà “Reale”.

Cosa è necessario fare allora?

La differenza tra immaginazione e realtà è un risultato di azioni che noi comunque mettiamo in pratica. Anche immaginare è un’azione e come tutte le cose portate all’estremo non fa bene. Cosa è necessario fare allora? E’ necessario essere razionali. Valutare bene ciò che si deve fare è il primo passo per spingere via momentaneamente l’immaginazione e iniziare a raggiungere quanto desideriamo. Prendere consapevolezza del proprio io e del fatto che saremo sicuramente costretti molte volte a sacrificare qualcosa per un bene superiore. Pensare positivamente e basta è pericoloso. Realizzare quanto c’è da fare e la pillola necessaria da prendere insieme a una buona dose di persone che vi stimolino a dare il meglio. Le buone e sane relazioni sono un elemento importantissimo, valutare bene le azioni da compiere altrettanto. Nel prossimo articolo approfondiremo un pò i punti toccati, specialmente per la parte che riguarda la realtà. La vita ci ha dato delle pagine bianche su cui scrivere. Ci ha dato una forma di pongo da modellare a nostro piacimento. Ci ha dato il potere di immaginare e di trasformare, con il giusto metodo, la fantasia in realtà. Come sempre spero di aver concesso dei buoni spunti di riflessione. Il prossimo articolo uscirà con l’anno nuovo e per questo vi auguro BUON ANNO! Gianluca
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