la nostra abitudine

Come nasce una nuova abitudine

Come nasce una nuova abitudine

la nostra abitudine

la nostra abitudine

 

Ci sono diverse letture interessanti che descrivono molto bene come nasce una nuova abitudine. Diversi esperti in psicologia hanno trattato questo argomento, insieme alle nuove teorie cognitivo comportamentali. Qui è doveroso fin da subito specificare che non si tratterà dell’argomento da un punto di vista psicologico ma puramente pratico, e che  il processo descritto ha una doppia valenza. Ovvero, può essere descrittivo anche del contrario, ciò significa che l’abitudine può essere creata o fermata. 

Quasi la totalità dei nostri comportamenti sono il risultato delle nostre abitudini. Ciò che siamo oggi dipende molto probabilmente dalle abitudini che abbiamo intrapreso e che non siamo stati in grado di interrompere (se negative). 

Infatti, il tema delle abitudini si accosta molto bene anche al mondo del lavoro, all’attività professionale e ai risvolti positivi o negativi che possiamo ottenere da ciò che facciamo. Dai risultati che otteniamo, dalle relazioni che abbiamo con in nostri colleghi…gli effetti sono molteplici.

Come sempre avviene, ogni articolo abbraccia sia la sfera professionale che privata e sono frutto di studi, test e letture interessanti. Qui si prova a dare dei punti di vista utili e interessanti per il miglioramento in primis di noi stessi e poi della nostra vita. 

Una premessa necessaria…

Oggi viviamo in una realtà in veloce e costante cambiamento, che ci sottopone a stress non indifferenti. Dobbiamo star dietro a molte attività, a richieste e alle informazioni dalle quali siamo letteralmente “bombardati”. 

Chiaramente questo bombardamento va gestito, trovando i giusti “Shelter” come dicono gli inglesi, ovvero i rifugi nei quali organizzare le nostre giornate e le nostre idee e riuscire a uscirne sano e salvo. I rifugi migliori sono le nostre abitudini (quando positive) perchè significano in molti casi “disciplina”. In qualche modo le nostre abitudini dettano i nostri ritmi. 

In campo aziendale, possiamo prendere in considerazione le procedure. Queste solitamente nascono per permettere di rendere più efficiente ed efficace il lavoro di tutti. Ciò, avviene secondo regole scritte che se rispettate e condivise dal punto di vista anche valoriate, possono incentivare al raggiungimento di risultati, al miglioramento delle relazioni, e del lavoro. 🧑‍💻 

Si pensi alle fabbriche, dove tutti i giorni decine di persone entrano per svolgere lavori, spesso pericolosi. Se non esistessero le procedure, se tutti i controlli non fossero svolti giornalmente, probabilmente aumenterebbero a dismisura i problemi di sicurezza. Tema di grande attualità del nostro paese, che presenta ancora moltissime inefficienze e rischi.

I primi passi da compiere

Come nasce una nuova abitudine? Il primo passo per la creazione di una nuova abitudine però parte da un lavoro di introspezione. Presi da molte cose, capita a volte di perdersi dimenticandosi del nostro corpo e della nostra mente, vagando come una foglia in una giornata di vento. 

Pertanto si inizia dall’auto consapevolezza o dalla presa di coscienza. Questo significa imparare a conoscersi, chiedersi tutti i giorni cosa facciamo e analizzare le attività, per finire da chi siamo circondati e quali ambienti frequentiamo. 

Tutti questi aspetti sopra elencati hanno un’influenza molto alta sui comportamenti che diventano abitudini sia in modo positivo che negativo.

Analizzare le azioni che compiamo tutti i giorni, aiuta a determinare quali attività portano la maggioranza dei risultati. Chiedersi perché facciamo qualcosa aiuta a trovarne il significato dando un senso a quanto otteniamo e dandoci la motivazione giusta.

Le persone che ci circondano influiscono a loro volta sul modo di fare e di pensare. Si dice che siamo il risultato delle cinque persone che frequentiamo di più nella nostra vita. Conoscere questo aspetto, che sembra banale ma non lo è, può spingerci a un certo punto, ad allontanare chi crediamo ci stia portando beneficio, ma in realtà è contro producente per noi e per la nostra vita o lavoro. Avvicinare o allontanare una persona dalla o nella nostra vita non è un passo semplice, per questo si è cominciato dall’auto consapevolezza.

L’ambiente gioca un altro ruolo importante. Poche volte ci si chiede se l’ambiente in cui viviamo o lavoriamo ci aiuta, o meglio stimola, a mettere in atto o a smettere determinati comportamenti. Se per la propria attività si è portati a dover girare un video al giorno o tre video alla settimana, ci si chieda se il posto in cui lavoro o la casa in cui vivo aiutano a fare ciò.

E’ chiaro che se si passa molte ore in ufficio, e quindi quello è l’ambiente principale, si dovrà predisporre lo stato ideale per girare i video necessari. Per esempio mettere in evidenza un treppiede, oppure una webcam e così via. Ossia predisporre tutto ciò che può farci ricordare costantemente che dobbiamo fare qualcosa. In qualche modo costringere il nostro cervello a vedere e quindi mettere in moto un processo e a capire come nasce una nuova abitudine.

Se si tiene un pacchetto di sigarette a disposizione sul tavolino, davanti al nostro divano, difficilmente si smetterà di fumare, anche se l’intento è esattamente l’opposto.

Per questo si tenga in mente il processo che parte da uno “stimolo” spesso esterno al quale dobbiamo o non dobbiamo prestare attenzione. Una volta giunto lo stimolo, si comprenda quale deve essere il comportamento relativo in termini di azione da compiere e per fare ciò, si pensi in ultima analisi al beneficio che si otterrà.

Questo processo determina in gran parte come nasce una nuova abitudine.

…E quindi?

Quindi, se si è preso consapevolezza di ciò che si è, bisogna scegliere l’abitudine che si vuole creare o quella che si vuole interrompere. Ovviamente ciò che si vuole ottenere deve essere qualcosa di realizzabile, un pò come l’obiettivo ben formato descritto in uno dei precedenti articoli.

Quindi è impensabile che da un giorno all’altro si possa cambiare le proprie abitudini. A maggior ragione se si vuole cambiare una o più di esse. Il cervello non è di per sé preparato per trasformare in modo repentino i suoi modi di pensare. Il cervello è molto abitudinario e amante della routine. Questo significa che se si vuole creare una nuova abitudine si deve partire a piccoli passi, anche perché bisogna allenare il focus.

Per cambiare comportamento e per consolidarlo nel tempo questo deve necessariamente rispettare alcune caratteristiche. Si faccia in modo di iniziare da qualcosa che sia semplice da attivare e possibilmente facendo il minor sforzo possibile. Allo stesso modo si faccia in modo che quanto si vuole raggiungere sia determinato da qualcosa che sia possibile fare senza stravolgere la vita. In ultimo, il comportamento deve essere coinvolgente, ovvero rientrare nella sfera degli interessi.

Per concludere

E’ necessario fermarsi per pensare a quale situazione si vuole cambiare. Se l’obiettivo è cambiare l’intera vita probabilmente sarà necessario partire da un punto specifico. Lo stesso vale per le abitudini.

Si ricerchi il segnale giusto, si mettano in atto i comportamenti necessari valutando i benefici. Si agisca sul contesto che permette di portare a compimento ciò che si fa mantenendo alta la motivazione.

Mi auguro di aver portato con questo articolo, un altro spunto interessante per la crescita personale e professionale e soprattutto aver fatto comprendere come nasce una nuova abitudine.

Per tutti gli approfondimenti, per formazione e consulenza è possibile inviare un messaggio attraverso la sezione al link contatti.

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