
Le forze in campo in una realtà aziendale possono essere poche o molte. In entrambi i casi il fattore da tenere sempre a mente per un leader, è la diversità di pensiero, vedute e personalità degli attori in gioco. E’ da questa premessa che si parte in questo articolo, nel capire come migliorare il clima aziendale.
L’idea di fondo è quella di promuovere un ambiente sano e felice di lavoro, incentivando il dibattito tra le varie risorse, senza pensare che questo sia necessariamente fonte di scontro. Chiaramente in una realtà aziendale, sono presenti differenti vedute e prospettive, e la grande capacità che un leader può avere è quella di fare tesoro di queste differenze. Questo contribuisce in prima battuta, alla creazione di un clima aziendale sereno. L’aspetto del clima aziendale, infatti, è sempre di grande attualità specialmente oggi e a posteriori di ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni. Il mondo non è più quello che conoscevamo nella sua interezza, e quindi parte dell’adattamento delle diverse aziende, passa dalla creazione di un clima sano.
E’ vero anche che, il clima sano, nasce anche da una gestione delle complessità. Nelle complessità si inserisce molto bene la questione del dibattito o, se si vuole, conflitto. Questo secondo fattore è tanto importante, quanto il clima di lavoro favorevole. Se ci si pensa bene, le due cose sono anche fortemente connesse tra loro. Le aziende che individuano questi due aspetti come critici, per la loro vita, mettono a disposizione corsi di formazione e momenti di raccolta. Questo per migliorare, aprire al confronto sano, anche grazie a interventi di Coach dediti alla creazione di procedure e metodi, ma anche alla gestione dei due fattori sopracitati.
Come è possibile gestire bene il dibattito, creando un clima di lavoro ideale?
Tutti gli attori del sistema azienda, hanno una propria personalità e lo stesso vale per la visione delle cose. La diversità è per tale ragione anche fonte di discussioni, dibattiti e a volte litigi. Quando si arriva al litigio, spesso è già troppo tardi, anche per delle cure palliative. Finché si rimane nel dibattito, ognuno è ancora seduto comodamente sulla propria poltrona. Oltre questo non si dovrebbe andare.
Un recente studio ha dimostrato come circa il 90% dei dipendenti, ha dichiarato di aver vissuto una situazione di dibattito complessa, almeno una volta nella sua vita professionale. Gran parte dei manager e leader ha dichiarato invece di passare almeno due ore della propria giornata, a gestire conflitti. Questo fa comprendere la complessità del tema nel quale ci si sta addentrando in questo articolo. Per gestire al meglio un dibattito con il fine di creare un clima di lavoro sano, ci sono alcuni step necessari che saranno elencati a breve e approfonditi nel resto dell’articolo.
- Togliere la paura del parere diverso e aumentare la fiducia al confronto;
- Aprire la mente, attraverso l’insegnamento a farlo;
- Scegliere il linguaggio da utilizzare;
- Promuovere una cultura organizzativa improntata alla tolleranza.
Premessa: pochissimo si fa ancora nelle aziende dal punto di vista formativo. La formazione, almeno quella in ambito risorse umane, o se si vuole, il Coaching, è una pratica ancora troppo poco applicata. Sicuramente ciò avviene per poca apertura mentale del management, poca fiducia a volte in coach giovani e intraprendenti e poca considerazione di quanto il lato psicologico possa influire sulla vita aziendale. Quando le persone partecipano a corsi sulla leadership, condividono momenti e partecipano a sessioni di Coaching, i risultati sono tangibili. Detto ciò vi è ancora molta reticenza.
Aumentare la fiducia verso il confronto
Questo è il primo fattore che dal punto di vista di chi scrive, è necessario per migliorare il clima aziendale. Sfatando il mito secondo il quale ogni conflitto, che nasce da un confronto, è negativo, se questo è ben gestito in realtà diventa fonte di opportunità. Molto spesso, ancora oggi, il confronto viene evitato per paura che possa scaturire in qualcosa di fortemente negativo e controproducente per gli attori e per il sistema azienda. Ma con una buona gestione e un uso corretto del linguaggio dalla paura del confronto si può arrivare alla felicità del suo risultato.
come fare?
Incentivare gli attori del confronto, secondo le buone doti di leadership, serve a insegnare e far condurre ai dipendenti delle conversazioni produttive. Questo avviene rispettando le idee reciproche, rispettando i tempi di conversazione, con l’obiettivo di trovare uno o più punti di convergenza. Un buon punto di partenza potrebbe essere quello della comunione di idee, una specie di brainstorming, sebbene questa attività sia nettamente sopravvalutata. Non da meno, risulta anche importante il gioco di comprensione delle emozioni…Insomma ci si esercita a comprendere l’altro.
Sarebbe opportuno ricordare sempre che è vitale per ogni realtà, avere un obiettivo. Questo infatti, viene a volte dimenticato, innescando un confronto che si accende in dibattito, accecando quegli stessi attori che lo avevano, in comunione, costruito poco tempo prima. Quindi ricordare l’obiettivo comune può essere un’altra soluzione per aumentare la fiducia al confronto e migliorare il clima aziendale.
In ultimo, ma non meno importante, il fattore umano. Attenzione a non aprire un confronto pericoloso sulle caratteristiche personali, sempre per la questione orgoglio, che spesso non viene messo da parte. Un dibattito o confronto che vuole camminare su strade dritte e scorrevoli, deve concentrarsi più sul lato pratico/operativo della questione. Se un compito risulta arduo e da sfogo a un confronto acceso, è molto meglio se questo si concentra sulle difficoltà oggettive del compito, più che su un’accusa rispetto alle caratteristiche personali di chi lo deve affrontare.
Su questi tre aspetti, e come vedremo anche negli altri, il ruolo della leadership diventa molto importante per migliorare il clima aziendale. A questo proposito si suggerisce la lettura di un altro articolo del blog riguardo le competenze da avere per relazioni migliori.
Aprire la mente alle persone coinvolte nella vita aziendale
Questa probabilmente è una delle risultati più ardue da ottenere. Infatti ciò riguarda la capacità reciproca di ascoltare eventuali pareri e idee discordanti, riuscendo a trarne gli aspetti positivi che possano far crescere la conoscenza. Ognuno certamente parte con la sua tesi, ma ascoltare un altro punto di vista potrebbe aiutare a implementarla. Questo giova sull’apprendimento e sulla buona tenuta del clima aziendale.
La questione di fondo, qui, è che ascoltare un parere diverso non ci obbliga a cambiare il nostro punto di vista. Semmai ciò che accade è di poterlo sviluppare, senza fossilizzarsi sulle proprie opinioni. Che dal punto di vista di chi scrive è sinonimo anche di intelligenza e capacità ricettiva. Essere ricettivi ha una serie di benefici.
Il primo di questi è l’ascolto attivo, descritto in alcuni degli articoli del blog come caratteristica essenziale del clima e del buon vivere. Ascoltare, chiede e ripetere, un triangolo dell’interazione che si può applicare a tutti gli ambiti della vita e del business. Qualcosa che però va insegnato e fatto ripetere come se fosse un vero e proprio esercizio. Esso comprende infatti l’abilità di concentrarsi su ciò che si ascolta, lasciando che le orecchie e la mente non siano offuscate da ciò che si ha da dire. Questo ha dei risvolti sull’apprendimento, altra pratica essenziale per lo sviluppo delle persone stesse e del business.
L’ascolto attivo insomma, fa bene!
Attenzione alle parole e al linguaggio
Si cari lettori, perché spesso alle parole e al linguaggio si da poco peso, e spesso le conseguenza pesano molto di più. Le parole sono importanti, e sono la prima causa di confronti e poi dibattiti e poi ancora litigi. Così fino alla distruzione dell’insieme, che nessuno si augura. Questo tema è particolarmente importante, basti pensare alle complicate situazioni internazionali che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, dove a ogni parola corrisponde una reazione. Questa può essere più leggera o violenta a seconda di ciò che le orecchie ascoltano.
Cosa fare?
Un momento importantissimo è ricoperto sempre dalle riunioni. Gli esiti dei meeting e il loro svolgimento sono il risultato del clima aziendale e possono a loro modo determinarlo. E’ risaputo inoltre che le parole hanno un peso grandissimo e possono far accadere cose ed evitarne altre. Per migliorare il clima aziendale pertanto bisogna passare dall’insegnamento del linguaggio e del suo uso parsimonioso. Siamo vittime e maestri delle nostre emozioni e del clima circostante, pertanto ciò influisce su come si parla e su cosa si dice. Il punto è quindi provare a parlare sempre in modo specifico, insegnando a proteggere le proprie argomentazioni per non incentivare il dubbio. Questo in un meeting è molto importante!
E’ necessario incentivare le persone alla ricerca di un accordo. Qui la misura migliore è sempre determinata dall’obiettivo comune che eventualmente è stato deciso in altre sedi e momenti. Chiaramente attenzione al riconoscimento di idee e visioni diverse. Si è detto nelle righe precedenti che accogliere punti di vista differenti è sinonimo di apertura mentale, intelligenza e voglia di crescere.
Si ricordi anche di parlare sempre in termini positivi per attivare giusti neurotrasmettitori nelle persone che partecipano alla riunione, che condividono con voi momenti di riflessione o chiedono semplicemente supporto. Il clima aziendale è una varietà di fattore e di situazioni. Più il clima aziendale è positivo meglio lavoreranno le persone e più creatività circolerà tra gli spazi condivisi.
Fare attenzione al concetto pratico di Cultura Aziendale.
La leadership aziendale è incaricata di improntare nelle persone la cultura per migliorare il clima aziendale. Determinare i valori fondanti è il primo passo. Il secondo passo, in una società e in aziende sempre più eterogenee ha bisogno di accettare la condivisione e tollerare le differenze facendone ricchezza.
Anche I leader hanno il dovere di mostrare umiltà, senza prevaricare chi ha bisogno e quindi portare il buon esempio. Il vero passaggio è quello di manifestare per il leader, disponibilità al confronto. Specialmente quando si aprono conflitti, questo fattore aiuta nella loro gestione. Il buon esempio, spesso, arriva sempre dall’alto. Se la bussola e la sua freccia non puntano nella direzione giusta, il clima potrebbe risentirne.
Il clima aziendale è un concetto pratico estremamente labile e soggetto a mutazioni anche repentine. Come tutte le cose delicate, così come le piante, ha bisogno di tempo per maturare e affermarsi. Ci vuole molto poco per determinarne il cambiamento.
Curare tutti gli aspetti descritti in questo articolo serve a sviluppare, far crescere e mantenere un clima aziendale positivo.
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A presto.